Con i suoi 10 mesi di sole l’anno la Puglia dello Smart Working può diventare un enorme ufficio a cielo aperto. Con conseguente aumento della produttività sia creativa che manageriale e operativa.
La Puglia, come il resto di Italia in questi giorni di limitazioni di movimento, sta facendo passi da gigante nella conoscenza ed utilizzo di nuove tecnologie, strumenti e canali digitali. Dalla formazione via web, alle App per ogni esigenza, dalle ricerche su fonti autorevoli, alla scoperta di nuove idee e riferimenti, all’utilizzo di servizi pubblici online, etc.
La lista è infinita.
Tra i vari aspetti di questa evoluzione c’è quello di dover operare fuori dai normali ambiti lavorativi, e ciò si traduce principalmente in 2 ampie attività: il Telelavoro e lo Smart Working.
Stabiliamo subito che non sono la stessa cosa, seppur simili in alcuni aspetti.
Il Telelavoro si svolge da casa ma con orari ben precisi, stabiliti con la propria azienda e quasi sempre su piattaforme e protocolli aziendali prestabiliti. Possiamo quindi per ora lasciarlo qui, come semplice forma di lavoro subordinato a distanza, e dedicarci invece al suo parente più “frizzante”: lo “SMART” Working
Lo Smart Working si svolge in qualunque luogo si ritenga opportuno, lascia liberi spazi di gestione di tempi e modi operativi e si concentra, più che sugli orari, sulle performance. In italiano la Treccani lo traduce come “Lavoro Agile”, perché lo si svolge in tempi liberi tra vita privata e vita produttiva, mantenendo così alto il senso di benessere e quindi produttività di chi lo pratica.
Il termine “agile” è però riduttivo rispetto agli ampi significati della parola SMART; infatti nella lingua da cui proviene, smart significa anche intelligente, elegante, brillante, sveglio, rapido e bello.
In effetti, se ben gestito, il lavorare Smart porta, oltre all’agilità, ad altri vantaggi:
- meno stress
- maggior concentrazione
- niente tempo perso e costi di spostamenti e parcheggi
- cambio “location” di lavoro a piacimento
- maggior creatività
- migliore produttività
Lavorando infatti con un notebook, un taccuino ed un telefono possiamo permetterci il lusso di sederci – rispettando le vigenti norme di sicurezza – oltre che nella comoda stanza “work” di casa, ad un tavolino vicino al mare, nel cortile di una masseria, nel giardino di un bar all’aperto, etc. Luoghi sicuramente confortevoli e stimolanti per la mente e quindi adatti per un miglior rendimento.
La Regione Puglia, con il suo programma Puglia Digitale, sta investendo molto per digitalizzare tutte le sue funzioni e comunicazioni nei vari settori (amministrativi, turistici, sanitari) in modo da renderle “smart” e più facilmente fruibili ai cittadini, riducendo così dispendiose code, ignoranze diffuse nelle procedure ed estenuanti pellegrinaggi burocratici.
La Regione rende inoltre disponibili fondi per favorire le stesse imprese nel diventare SMART, sta infatti finanziando le aziende che presentino progetti improntati alla destandardizzazione degli orari, ad esempio attraverso strumenti come la flessibilità in entrata e in uscita, gli orari a menù, la banca delle ore, ecc., e/o delle modalità di lavoro, come appunto telelavoro e smart working. Le facilitazioni alle imprese sono previste dal Programma Operativo 2014-2020 della Regione Puglia
Essere Smart Worker è abbastanza semplice, è sufficiente adottare alcuni basilari concetti chiave:
Scegliere spazi e strumenti adatti: laptop, tablet, smartphone, taccuino, agenda restano mezzi principali tra cui scegliere quelli più adatti a noi. Lo Smart Worker spesso non ha bisogno di grandi spazi per lavorare, perché sfrutta tutto ciò che la tecnologia e la pragmatica gli suggeriscono per avere il necessario sottomano e in poco tempo. Per spazio si intende anche la giusta atmosfera di lavoro, lontana da disturbi visivi ed auditivi.
Avere una buona comunicazione multicanale: chi è smart è per natura anche un creativo ed un problem solver ed è costantemente in grado di comunicare con la sua rete di contatti, colleghi, clienti, partner, collaboratori; sia in fasi di brainstorming che in quelle produttive e operative, lo smartworker sa sempre con chi interagire e come: video conference, telefonate, email, grafici. Tutto ciò che può servire a semplificare e rendere chiara ogni comunicazione.
Gestire il tempo: essendo libero nei tempi e nei luoghi chi fa smart working ha necessità di programmarsi il lavoro in tanti piccoli ma precisi slot di tempo. Le distrazioni esterne e il doversi occupare di diverse attività potrebbero infatti distogliere dagli obiettivi della giornata. Una intelligente suddivisione del tempo e pianificazione permetterà di dedicare le pause alle altre piccole cose senza inficiare il risultato del lavoro in corso.
Quindi, visto che ad essere SMART siamo costretti dal coronavirus, valutiamo che potremmo essere agevolati da finanziamenti, che possiamo lavorare più comodi ed essere più performanti, e, soprattutto, ricordiamo che noi pugliesi possiamo usare come “ufficio” i tanti e magnifici scorci di una delle regioni più belle di Italia.
Direi che per noi che abbiamo la fortuna di viverci, e che saremo “costretti” a non uscire dalla Puglia, unire la sua bellezza al nostro diventare più “Smart” nel lavoro potrebbe seriamente aumentare il nostro benessere.
SMART può diventare acronimo di diversi concetti; a me, pensando alla Puglia ed alla sua crescita economica, ne viene sul momento in mente uno:
Sorrisi – Management – Audacia – Relax – Tecnologie
Prendo spunto da ciò che scriveva lo scorso Agosto (2019) Sebastian Modak, sul New York Times, parlando della sua settimana trascorsa in Puglia:
In uno stato di Sogno, mi sono spostato attraverso la regione. Un paese all’interno di un paese, la Puglia richiede visite ripetute
Sebastian Modak
Mi torna inoltre in mente il pensiero di Nino Frassica, qualche anno fa ospite in Puglia nella Masseria che all’epoca gestivo (la Quis ut Deus), che disse:
Questi luoghi di Puglia sono fatti per Pensare, venire qui per goderseli e pensare…
Nino Frassica
Trovandolo poi seduto al pc della reception e complimentandomi con lui per il nuovo lavoro, mi rispose:
“ Per ora sono qui alla reception ma… chissà… oggi non esiste più il lavoro sicuro ”
Cosa aggiungere di più, ci tocca essere SMART, …in Puglia.
Smart Puglia
Foto di Gino Tafuto
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